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domenica 17 marzo 2024

la teoria delle idee -Platone

 


ricerca: Platone ricerca quali siano i principi stabili e immutabili a fondamento del mondo sensibile.Platone indaga su cosa sia il bene, quali siano i valori assoluti per raggiungerlo e in che modo si possa conoscerli.


limiti: l’esperienza sensibile ha dei limiti per i quali non si può raggiungere una conoscenza sicura poichè ciò che è valido per uno non è valido per un altro. 


bene: esprime qualcosa di permanente e ha una sua “realtà” al di fuori degli ambiti in cui è stato utilizzato. Esiste un'idea assoluta di Bontà. 


“il bene costituisce l’armonia e la ragion d'essere tutto” 


idee: sono i criteri di conoscenza e causa del fondamento della realtà 


metafora: Platone utilizza una metafora marinaresca in cui lui compie la prima navigazione spinto dalle ricerche dei filosofi naturalisti mentre la seconda navigazione la compie da solo con le sue forze. Il secondo viaggio lo porta alla scoperta del mondo delle idee. 


domanda: se la causa di ciò che è sensibile, mutevole non possa essere qualcosa che trascende dal sensibile stesso e che abbia le caratteristiche dell’immutabilità


“ciò che fa sì che ogni cosa sia come deve essere e come è bene che sia è una causa immutabile che va oltre il piano contingente del sensibile” 


due piani: C’è la prima dimostrazione razionale secondo la quale esistono due piani dell’essere, uno fenomenico (mondo delle cose) e l’altro meta-fenomenico (mondo delle idee) 


idee: realtà dotate di esistenza a sè stante immutabile e perfetta causa del modo di essere delle cose imperfette della realtà sensibile. L’idea non è conosciuta attraverso i sensi ma è conosciuta grazie all’intelletto. Le idee sono quindi entità di natura differente rispetto al sensibile


iperuranio: mondo delle idee, regione posta al di sopra del cielo in cui sono collocate le idee perfette. Qui le idee hanno una natura assoluta. Le idee sono per Platone vero essere


frattura: Platone prova a superare la frattura tra mondo visibile (sensibile) e mondo invisibile (idee) proponendo tre modalità di relazione tra idee e cose 


  1. relazione di mimèsi (imitazione): le cose imitano le idee 

  2. relazione di metessi (partecipazione): le cose sensibili partecipano alla perfezione delle corrispettive idee nel mondo ideale 

  3. relazione di parusìa (presenza): il mondo sensibile è una rivelazione o espressione visibile del mondo ideale 


priorità: il mondo delle idee ha la priorità perchè le idee rappresentano le cause, il metro di paragone delle cose e quindi il parametro di riferimento per giudicare la realtà sensibile


verità: Secondo Platone le idee sono la verità eliminando, quindi, ogni forma di relativismo sofisitico. C’è quindi un punto di vista assoluto e universale secondo cui solo gli uomini che riescono a dialogare e a confrontarsi alla fine migliorano la vita sociale e politica. 


  1. idee di valori morali: Bene, Bellezza, Giustizia 

  2. idee di enti geometrico-matematici: Numero, Cerchio, Linea 

  3. idee di oggetti naturali o artificiali 


tesi: Platone afferma che ogni realtà sensibile deve corrispondere a una forma ideale esiste quindi un’ idea di tutto ciò che è 


gerarchia: Nel mondo delle idee vi è una gerarchia di valori. Al vertice c’è il valore del Bene (valore supremo causa e principio di ogni altra realtà paragonato al Sole) tutte le altre idee stanno al di sotto.


parricidio: Platone afferma che bisogna avere il coraggio di uccidere il padre Parmenide e iniziare a guardare l’essere come qualcosa di statico 


essere: è molteplicità e relazione. Il mondo delle idee infatti è molteplice. Ogni idea è una ma accanto se ne affiancano altre. Il tutto è unificato in un unico sistema. 


1.“ogni idea è, da un lato, identica a sè stessa ma, dall’altro, diversa da ogni altra idea”

2.”ogni idea è in uno stato di quiete se considerata in sè stessa, ma di “movimento” se vista in relazione delle altre idee 


generi sommi: idee che si applicano a ogni ente e si configurano come caratteristiche formali e universali degli esseri (l’essere, l’identico, il diverso, la quiete, il movimento) 


nulla: anche il non essere partecipa all’essere. L’essere è quindi possibilità e relazione


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