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domenica 2 giugno 2024

Testi -Platone

 

Timeo, Leggi 

L'idea del Bene (Repubblica): Platone paragona l'dea del Bene al sole, quest'ultimo con la sua luce è fonte dell'essere di tutte le cose visibili. Il Bene è quindi fondamento di tutte le cose intelligibili, ed è in relazione con l'intelletto umano e le idee. Il sole rende visibili le cose agli occhi. Il bene permette di conoscere la realtà delle idee. 

Conoscenza come reminiscenza (Menone): Nel Menone Platone esprime la sua dottrina della conoscenza come reminiscenza fondata sull'immortalità dell'anima. Socrate e Menone si chiedono la definizione di "virtù". Socrate dice allora che l'anima, avendo soggiornato presso le idee prima di incarnarsi e avendole contemplate, se incoraggiata può ritrovare la memoria. La conoscenza è dunque ricordo. Grazie alla ricerca si può risalire alla connessione con le idee. 

Mito di Theuth (Fedro): chiarisce i motivi della diffidenza da parte di Platone verso la scrittura e del motivo per cui sceglie il dialogo per esporre le proprie dottrine. Platone rivendica, quindi, la superiorità della cultura orale su quella scritta. La conoscenza vera implica il rapporto vivo tra interlocutori secondo Platone. Il dio Teuth esalta la grandezza della scrittura perché essa rende stabili nel tempo le conoscenze. Il re Thamus, invece, è diffidente ritenendo che la scrittura induce dimenticanza nell'animo degli uomini. Il mito descrive quindi il carattere illusorio della scrittura e può essere facilmente fraintesa. 

Dialettica (Fedro): Per Platone la dialettica si compone in 2 momenti: determinazione dell'idea (sintesi)  e scomposizione dell'idea (analisi). I dialettici sono in grado di parlare e pensare e quindi guardare il mondo delle idee. I dialettici sono quindi individui divini perché sono in grado di conoscere il mondo divino delle idee. 

Immortalità dell'anima (Fedone): tratta del dialogo "narrato" in cui Platone immagina Fedone racconti le ultime ore di Vita del maestro Socrate. Come esistono due piani dell'essere (uno visibile e l'altro invisibile) così nell'uomo vi sono due piani (corpo e anima). L'anima può quindi scoprire l'essere immortale mentre il corpo si deve accontentare di ciò che è mutevole e mortale. L'anima se non si fa ingannare dal corpo e dai suoi istinti potrà accedere alla verità. L'anima quindi fa di tutto per fuggire dal corpo. che è di natura differente dalla sua. Il filosofo avendo mantenuto l'anima pura al momento della morte del corpo potrà contemplare il divino. 

Eros, un demone dalla duplice natura (Simposio): Discorso di Socrate sull'amore attribuendo un mito alla sacerdotessa Diotima. Eros è inteso come un grande demonio, un essere intermedio fra uomo e dio. Eros, nel mito, è figlio del dio Poro (intraprendenza) e Pensa (povertà). Eros è un demone di duplice natura (desiderio e mancanza). Eros è amante della conoscenza perché sta a metà tra il sapiente e l'ignorante.  Amare significa riconoscersi bisognosi e incompleti 

Mito di Er (Repubblica): narra di Er, figlio di Armenio, un soldato valoroso morto in battaglia, mentre stava per essere arso sul rogo funebre, si risvegliò da morte per raccontare ciò che aveva visto nell'aldilà. La sua Nima uscita dal corpo si era unita ad altre e ansime camminavano verso un Lugo divino dove sedevano i giudici delle anime. Le anime buone andavano in cielo mentre quelle non buone andavano nelle profondità della terra. Tutti i castighi inflitti erano temporanei. Nella notte un terremoto rimandò tutte le anime sulla Terra e Er, conservando la memoria dell'esperienza passata, potè vivere serenamente una vita giusta e saggia. 
 

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