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Socrate e la cultura del dialogo


interesse: Socrate aveva interesse per l'uomo e la parola ma si distingueva per l'attenzione ai valori dell'interiorità e la ricerca della verità

relativismo: la sofistica mise in dubbio le antiche certezze e produsse un malcontento nelle classi conservatrici che assimilavano la sofistica in modo superficiale e acritico ma Socrate vuole combattere le posizioni relativiste 

le Nuvole: esempio di commedia dove Socrate è descritto come personaggio strano e dedito a inutili ricerche filosofeggiando come i sofisti e giocando con le parole nelle sua scuola che alla fine verrà incendiata  (pensatoio) 

vita e pensiero: In Socrate c'è una compenetrazione totale tra pensiero e vita, tra filosofia e azione e per questo Socrate è il filosofo per eccellenza. Socrate, nella sua vita, fu una figura esemplare: combatté come oblita, si sposò ed ebbe 3 figli, si distinse per il rispetto delle leggi e per il suo ruolo di educatore dopo la caduta dei tiranni Scorate fu condannato a morte accusato di misconoscere gli dei tradizionali della città e corrompere i giovani 

testimonianze: Socrate non lasciò mai produzioni scritte ma le uniche che ci restano sono le testimonianze indirette lasciate da Platone. 

Discorsi socratici: scritti composti dai seguaci di Socrate (Eschine, Antistene e Senofonte) Socrate fu usato come capro espiatorio a cui Aristofane carica tutti gli aspetti negativi della scena culturale. Aristofane è quindi il primo accusatore che diffuse l'immagine negativa del filosofo fino alla sua morte.

esteriorità e interiorità: Socrate era definito un uomo dall'aspetto brutto ma all'interno aveva un animo eccezionalmente nobile di grande coraggio. Al processo preferirà sacrificare la propria vita piuttosto che ribellarsi alle leggi della città.  

processo: ci sono cause complesse sulla condanna del filosofo che fu condannato durante il periodo di restaurazione democratica. Il potere avvertiva minacce da parte di un personaggio popolare come lui poichè era un elemento destabilizzante per i nuovi equilibri politici. Socrate metteva sistematicamente in dubbio ogni certezza. Il filosofo fu condannato con 326 voti favorevoli di una giuria popolare composta da 500 persone. 

morte: intesa come il sigillo estremo della grandezza spirituale di Socrate. La morte è quindi l’atto conclusivo e il drammatico coronamento di un'esistenza vissuta all’insegna del rigore morale e il perfezionamento interiore

  

“la morte di Socrate ha un senso filosofico” 


apologia di Socrate: Platone scrive dell’oracolo di Delfi che dice che Socrate è il più saggio, lui però si sente perplesso e imbarazzato. Socrate si reca quindi dagli uomini che avevano fame di grande sapienza (politici, poeti, arigini) ma non trova risposta 


sapienza: la sapienza nella vita degli uomini non ha nessun valore. Sapiente sulla terra non esiste nessuno. Solo dio è sapiente. 


consapevolezza: Socrate è più saggio perchè sa di non sapere mentre gli altri si vantano di sapere qualsiasi cosa


missione: Socrate sente di avere come missione divina quella di scuotere gli uomini dal loro tempore spirituale infastidendoli costringendoli a dubitare delle loro certezze. Socrate voleva liberare l’anima. 


crisi: Socrate metteva in crisi le persone a cui parlava insinuando dubbi con domande "perché questo?”  “che cosa è ciò?” Socrate insegnava a non accettare mai idee senza prima essersi interrogati.


“che cosa sono il bene, il rispetto, la sanità, la religione, la virtù e il coraggio?” 


obiettivo: dimostrare che quelli che si reputavano sapienti in realtà non lo erano e dare una definizione soddisfacente dell’argomento trattato che consentisse un accordo


metodo: era costituito da due momenti uno critico (ironia) e uno costruttivo (maieutica) 


ironia socratica: consiste nel demolire le tesi dell’avversario mettendolo in ridicolo dopo aver finto di accettare le sue tesi come giuste. Socrate cercava di far produrre all’interlocutore risposte contradditorie. L’interlocutore lla fine ammette di non sapere nulla su quell’argomento e quindi si metteva alla ricerca della verità. La maschera dell'ignoranza si Socrate serviva per mettere a nudo l’ignoranza altrui. 


maieutica: Socrate sosteneva che tutti nella vita dovevano incessantemente sviluppare dentro di sè i germi della verità. Socrate voleva risvegliare il gusto della ricerca della verità che risiedeva già dentro all’anima ma doveva essere risvegliata. (conoscere se stessi) 


similitudine: Socrate faceva nascere idee come sua madre che di lavoro faceva la levatrice anziana. 


compiti: Socrate non poteva proporre nuove conoscenze perché lui sa di non sapere , inoltre metteva alla prova i giovani utilizzando la fiducia reciproca per avere un dialogo   


dialogo: era un punto fondamentale per Socrate perchè è attraverso il dialogo che che ci si libera dai concetti sbagliati e si capisce il bene. Il sapere secondo Socrate si conseguiva nell'interiorità dell’anima



(consapevolezza di se e dei propri limiti)


ruolo: non di insegnare ma aiutare a riflettere per trovare una soluzione personale ai problemi l’individuo dovrebbe imparare ad ascoltare la voce dell’anima


socratismo: è uno stimolo a non abbandonare mai la ricerca e rivela un ottimismo da parte di Socrate che implica la fiducia nelle risorse interiori degli umani 


virtù: acquisisce un carattere piu complesso che non riguarda piu solo una competenza in un campo specifico ma si identifica con la filosofia. 


“uno stile di vita votato alla ricerca permette una vita davvero soddisfacente”


virtù morale: secondo Socrate la virtù morale deriva dalla consapevolezza del bene perciò un’azione giusta è frutto di giusta conoscenza


paradossale: Socrate risulta un filosofo paradossale che va contro gli ideali del comune sentire. Socrate con “conoscenza” intendeva un sapere ottenuto con il dialogo e il confronto 

e prevedeva sia l’intelletto che le passioni dell’uomo 


equilibrio: Socrate non avvertiva il conflitto tra ragione e istinti in cui non c’è spazio per il compromesso 


bene: non è qualcosa di assoluto e definito ma bisogna continuare a ricercare su ciò che è bene fare per sè stessi con un’attenta analisi razionale (consapevolmente) 


virtù unica: intesa come conoscenza del bene è unica perchè una singola qualità umana può essere una virtu solo in relazione alla circostanza in cui è avvenuta. Solo la ragione può discernere il bene dal male (ricerca razionale)


psiche: diventa “anima” ed è il centro dell’agire morale. L’anima rappresenta la dimensione piu profonda dell’uomo 


“conosci te stesso” = guardando l’anima l’uomo comprende ciò che è bene fare poichè l’anima è ciò che qualifica l'uomo  


demone socratico: interpretato come voce della conoscenza etica e civile o come guida interiore 










 

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