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domenica 5 maggio 2024

visione politica e il problema educativo -Platone




legame: C’è un legame tra etica e politica poichè il modello di giustizia è lo stesso che regola la vita dello Stato (specchio dell’uomo e della sua anima) ciò è testimoniato nell Repubblica 


politeia: intesa come insieme di persone che formano uno stato o l’organizzazione politica su cui si basa uno Stato. La politeia è la città ben governata 


obiettivo: proporre un modello di Stato dove ogni componente sia in armonia con le altre e cio garantisca virtù e felicità ai cittadini


classi: Platone propone la suddivisione in classi della società che hanno diverse funzioni. A ciascuna classe va un compito particolare 


1.classe dei governanti (saggezza) 

2.classe guerrieri (coraggio) 

3. classe lavoratori (temperanza) 


giustizia: è la capacità di adempire bene il proprio compito da cittadino. La giustizia è svolgere il proprio lavoro con onestà senza tentare di superare i limiti. Si realizza la giustizia quando le classi sociali adempiono al proprio dovere assegnato per natura. 


ideale: Platone non aveva ideali democratici ma riteneva che il governo dovesse essere affidato a coloro che fossero dotati per natura di governare (aristocrazia dello spirito e della ragione). Secondo lui il governo deve essere affidato ai filosofi che sono dediti allo studio e alla conoscenza razionale.


regimi: I governi sono da considerare delle forme più o meno distanti dall’ideale dell’aristocrazia. Ci sono quattro regimi fondamentali il primo è quello che si avvicina di piu all’aristocrazia 


  1. timocrazia (governo di coloro che governano per onore)

  2. oligarchia (regime fondato sul censo) 

  3. democrazia (governo del popolo in cui la massa di poveri prevale sui ricchi e prevale la libertà sfrenata)  

  4. tirannide (peggior forma di governo, potere preso con la forza, il tiranno è colui che si abbandona alle passioni piu disordinate, commette ingiustizie ed è infelice)


educazione: il filosofo deve ricercare il bene e la verità attraverso la ricerca razionale. L’animo del filosofo deve tendere alla giustizia. L'uomo di stato deve quindi possedere la scienza vera. L'interesse privato è il peggior male dello Stato secondo Platone.


tappe: -il processo formativo deve essere affidata allo Stato fino all'età di diciotto anni e si basa sulla ginnastica, sulla musica e sulla matematica. 

-All'età di diciotto anni il giovane veniva avviato al servizio militare per poi accostarsi allo studio delle scienze

-A trent'anni i giovani migliori potevano studiare la filosofia e la dialettica

-A 35 anni si accedeva alla vita politica affiancando i magistrati

-Dopo i 50 anni potevano accedere al governo vero e proprio della città


matematica: aveva lo scopo di risvegliare lo spirito e stimolare le capacità di astrazione, di memoria e di penetrazione logica. Platone riservava alla matematica un ruolo decisivo nella formazione dei filosofi.


mito della caverna: appaiono tutte le componenti unificate del pensiero di Platone. Nel mito ci sono dei prigionieri incatenati (uomini) che sono costretti a guardare la parete della caverna dietro di loro c'è un muricciolo che nasconde il fuoco. Tra il fuoco e il muricciolo ci sono delle persone che proiettano alla parete degli oggetti che i prigionieri incatenati sono costretti a vedere.


soluzione: se un prigioniero riuscisse a liberarsi dalle catene e vedere il sole rimarrebbe abbagliato dalla luce e proverebbe dolore agli occhi. In un primo momento considerebbe le ombre proiettate come la realtà ma dopo si accorgerebbe che le immagini vere sono quelle tenute dalle due persone. Quindi il librato potrebbe veramente guardare la realtà delle cose riflesse nell'acqua. Poi potrebbe vedere la luna e gli astri e successivamente vedere il sole senza accecarsi. Il liberato pero avrebbe difficoltà a rientrare nell'oscura caverna ma la sua coscienza lo spingerebbe a voler salvare i propri compagni dall'ignoranza e quindi sarebbe deriso.


significato: il mito è allegoria della formazione del filosofo in una società corrotta. La caverna è il mondo sensibile, i prigionieri sono gli uomini incatenati all'ignoranza, il liberato è il filosofo, gli oggetti riflessi nell'acqua sono le apparenze, gli astri e le stelle sono lo studio della matematica e il sole è signore del mondo visibile e il raggiungimento del Bene e del Bello. Il filosofo fa ritorno per annunciare la verità. 


filosofia: Nel mito la filosofia non si estranea alla vita civile ma deve prendersi cura dell'uomo e lottare per il trionfo della giustizia. 


arti: Secondo Platone sono necessarie le arti della poesia e dell'epica nel giovane perché possono affinare lo spirito e stimolare le virtù 


disaccordo: Platone però giudica negativamente le arti perché incantano l'animo con il loro fascinano e lo ingannano. Le arti tendono a lusingare con immagini frivole le coscienze dei giovani. Perfino Omero è considerato un creatore di fantasmi e un'illusionista. 


mimèsi: l'arte è imitazione di imitazione perché copia il mondo sensibile che a sua volta è copia del mondo ideale. L'arte è copia sbiadita e deformante della realtà.


distanza: C'è distanza fra arte e verità poiché essa è una dimensione di sogno e di conoscenze ingannevoli che confondono gli umani. Gli artisti rappresentano solo l'ombra delle cose 


diseducativa: L'arte è diseducativa perché propone modelli non eticamente positivi, allontana dal vero del mondo ideale ed è una sorta di divina pazzia che conquistando l'anima dell'individuo la confonde offuscando la ragione (attenua la capacità di giudizio)  


poeti: sono invasi da Dio e mediatori tra dei e uomini. Loro hanno il compito di manifestare agli uomini il pensiero divino interpretandolo e manifestandolo ai cittadini. 


ragione: è superiore delle forme di interpretazione della realtà e anche alla poesia. Il percorso formativo, per Platone, deve essere incentrato sul metodo dialettico e dimostrativo della filosofia. 








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