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martedì 7 maggio 2024

La cosmologia e il fondamento delle leggi -Platone

 


riflessione: Platone nel Timeo e nelle Leggi si interroga sul bisogno di unità e ordine nel mondo fisico e umano. Platone raggiungerà perfino una dimensione cosmica. 

cosmo: è per Platone il mondo ordinato naturale fatto a immagine e somiglianza del mondo delle idee. Il mondo fisico e mutevole è dipendente dal mondo ideale 

Timeo: dialogo platonico in cui si narra la storia dell'origine dell'universo. Platone fa una descrizione "altamente probabile" sull'origine del mondo naturale attraverso un mito. All'inizio il mondo era soltanto una materia priva di vita caratterizzata da un continuo movimento e dal caos. Il disordine era in contrasto con il mondo delle idee. 

demiurgo: divino artefice, divina buona intelligente priva di invidia che ordina il mondo caotico ispirandosi al Ben. La materia premordiale viene quindi modellata e trasformata in un organismo vivente dotato di anima cioè il cosmo. 

anima del mondo: avvolge l'universo come in un grande abbraccio ed è la dominatrice invisibile dei corpi e delle cose. Lei è la più perfetta delle realtà generate. 

contrapposizione: tra necessità (natura, caso è ciò che non è dato e non deriva dalla libera scelta) e intelligenza (ragione, scienza ed è ciò che proviene dallo spirito). La loro mescolanza ha generato l'universo perché la necessità era la materia mentre l'intelligenza era quella che ha forgiato la materia per portarla all'ordine. 

caos: rimane comunque anche se in forma limitata e persiste come un fondo indistruttibile che si manifesta nel male 

tempo: immagine mobile dell'eternità voluta dal demiurgo per imitare il mondo ideale. Il tempo è stato creato dal demiurgo per dare ordine al corso degli eventi naturali. Il tempo imita l'eternità ed è il perenne "è"del presente. 

astri: sono stati creati per il bene degli uomini che oltre a rischiarare con la luce il mondo identificano alternarsi del giorno e della notte misurando il tempo. Sono divini perché il Bene risiede lì. 

affinità: Per Platone c'è affinità tra gli astri e e l'anima degli uomini perché Dio abbinò ciascuna anima a ciascun astro. Dall'unione dell'anima con il corpo scaturiranno passioni che se verranno dominate l'anima vivrà nella giustizia altrimenti vivrà nell'ingiustizia. Le anime rette faranno ritorno alla loro sede naturale mentre quelle non rette saranno costrette a reincarnarsi fino alla purificazione. 

ordine divino: governa l'universo ed è il riflesso dell'armonia celeste inscritta nel movimento regolare degli astri a cui gli uomini possono rivolgersi per decifrare il proprio destino.

Leggi: opera più lunga di Platone che tratta della preoccupazione di evitare il conflitto tra classi sociali che potrebbe decretare la fine dello Stato. 

visione realistica: Platone considera considera il trionfo della giustizia come un compito morale. Platone  perde l'idea del governo ideale concentrandosi sulla forza delle Leggi (hanno la duplice funzione sia costrittiva che educativa sono utili in una società corrotta e servono a soccorrere la natura umana)  

educazione civile: consiste nell'accettazione da parte dell'uomo di conservare il propio posto nella società e sappia obbedire alle sue regole. 

mito: gli uomini sono burattini nelle mani di Dio e sono trattenuti dai fili argento delle passioni e il filo d'oro della ragione (legge comune dello stato). Gli uomini possono seguire i fili solo con una corretta educazione. 

filo d'oro: è la sophia cioè la saggezza della vita che domina sui sentimenti, la ragione umana è il riflesso della ragione divina. 

religione platonica: solido fondamento dello Stato ed è la quieta geometria delle stelle (astronomia con e sapienza) 

città fortezza: è la nuova città disegnata delle Leggi che consiste in un piccolo insediamento difeso dalle abitazioni disposte a cerchio. Nella città vengono riconosciuti il matrimonio e la famiglia. La città è libera da corruzione e decadenza infatti vi è un numero limitato di cittadini, la condanna di ogni comportamento asociale e vi è anche l'organo dei "Custodi della legge" che vigila sul rispetto della legislazione. 










domenica 5 maggio 2024

visione politica e il problema educativo -Platone




legame: C’è un legame tra etica e politica poichè il modello di giustizia è lo stesso che regola la vita dello Stato (specchio dell’uomo e della sua anima) ciò è testimoniato nell Repubblica 


politeia: intesa come insieme di persone che formano uno stato o l’organizzazione politica su cui si basa uno Stato. La politeia è la città ben governata 


obiettivo: proporre un modello di Stato dove ogni componente sia in armonia con le altre e cio garantisca virtù e felicità ai cittadini


classi: Platone propone la suddivisione in classi della società che hanno diverse funzioni. A ciascuna classe va un compito particolare 


1.classe dei governanti (saggezza) 

2.classe guerrieri (coraggio) 

3. classe lavoratori (temperanza) 


giustizia: è la capacità di adempire bene il proprio compito da cittadino. La giustizia è svolgere il proprio lavoro con onestà senza tentare di superare i limiti. Si realizza la giustizia quando le classi sociali adempiono al proprio dovere assegnato per natura. 


ideale: Platone non aveva ideali democratici ma riteneva che il governo dovesse essere affidato a coloro che fossero dotati per natura di governare (aristocrazia dello spirito e della ragione). Secondo lui il governo deve essere affidato ai filosofi che sono dediti allo studio e alla conoscenza razionale.


regimi: I governi sono da considerare delle forme più o meno distanti dall’ideale dell’aristocrazia. Ci sono quattro regimi fondamentali il primo è quello che si avvicina di piu all’aristocrazia 


  1. timocrazia (governo di coloro che governano per onore)

  2. oligarchia (regime fondato sul censo) 

  3. democrazia (governo del popolo in cui la massa di poveri prevale sui ricchi e prevale la libertà sfrenata)  

  4. tirannide (peggior forma di governo, potere preso con la forza, il tiranno è colui che si abbandona alle passioni piu disordinate, commette ingiustizie ed è infelice)


educazione: il filosofo deve ricercare il bene e la verità attraverso la ricerca razionale. L’animo del filosofo deve tendere alla giustizia. L'uomo di stato deve quindi possedere la scienza vera. L'interesse privato è il peggior male dello Stato secondo Platone.


tappe: -il processo formativo deve essere affidata allo Stato fino all'età di diciotto anni e si basa sulla ginnastica, sulla musica e sulla matematica. 

-All'età di diciotto anni il giovane veniva avviato al servizio militare per poi accostarsi allo studio delle scienze

-A trent'anni i giovani migliori potevano studiare la filosofia e la dialettica

-A 35 anni si accedeva alla vita politica affiancando i magistrati

-Dopo i 50 anni potevano accedere al governo vero e proprio della città


matematica: aveva lo scopo di risvegliare lo spirito e stimolare le capacità di astrazione, di memoria e di penetrazione logica. Platone riservava alla matematica un ruolo decisivo nella formazione dei filosofi.


mito della caverna: appaiono tutte le componenti unificate del pensiero di Platone. Nel mito ci sono dei prigionieri incatenati (uomini) che sono costretti a guardare la parete della caverna dietro di loro c'è un muricciolo che nasconde il fuoco. Tra il fuoco e il muricciolo ci sono delle persone che proiettano alla parete degli oggetti che i prigionieri incatenati sono costretti a vedere.


soluzione: se un prigioniero riuscisse a liberarsi dalle catene e vedere il sole rimarrebbe abbagliato dalla luce e proverebbe dolore agli occhi. In un primo momento considerebbe le ombre proiettate come la realtà ma dopo si accorgerebbe che le immagini vere sono quelle tenute dalle due persone. Quindi il librato potrebbe veramente guardare la realtà delle cose riflesse nell'acqua. Poi potrebbe vedere la luna e gli astri e successivamente vedere il sole senza accecarsi. Il liberato pero avrebbe difficoltà a rientrare nell'oscura caverna ma la sua coscienza lo spingerebbe a voler salvare i propri compagni dall'ignoranza e quindi sarebbe deriso.


significato: il mito è allegoria della formazione del filosofo in una società corrotta. La caverna è il mondo sensibile, i prigionieri sono gli uomini incatenati all'ignoranza, il liberato è il filosofo, gli oggetti riflessi nell'acqua sono le apparenze, gli astri e le stelle sono lo studio della matematica e il sole è signore del mondo visibile e il raggiungimento del Bene e del Bello. Il filosofo fa ritorno per annunciare la verità. 


filosofia: Nel mito la filosofia non si estranea alla vita civile ma deve prendersi cura dell'uomo e lottare per il trionfo della giustizia. 


arti: Secondo Platone sono necessarie le arti della poesia e dell'epica nel giovane perché possono affinare lo spirito e stimolare le virtù 


disaccordo: Platone però giudica negativamente le arti perché incantano l'animo con il loro fascinano e lo ingannano. Le arti tendono a lusingare con immagini frivole le coscienze dei giovani. Perfino Omero è considerato un creatore di fantasmi e un'illusionista. 


mimèsi: l'arte è imitazione di imitazione perché copia il mondo sensibile che a sua volta è copia del mondo ideale. L'arte è copia sbiadita e deformante della realtà.


distanza: C'è distanza fra arte e verità poiché essa è una dimensione di sogno e di conoscenze ingannevoli che confondono gli umani. Gli artisti rappresentano solo l'ombra delle cose 


diseducativa: L'arte è diseducativa perché propone modelli non eticamente positivi, allontana dal vero del mondo ideale ed è una sorta di divina pazzia che conquistando l'anima dell'individuo la confonde offuscando la ragione (attenua la capacità di giudizio)  


poeti: sono invasi da Dio e mediatori tra dei e uomini. Loro hanno il compito di manifestare agli uomini il pensiero divino interpretandolo e manifestandolo ai cittadini. 


ragione: è superiore delle forme di interpretazione della realtà e anche alla poesia. Il percorso formativo, per Platone, deve essere incentrato sul metodo dialettico e dimostrativo della filosofia. 








Testi -Platone

  Timeo, Leggi  L'idea del Bene (Repubblica): Platone paragona l'dea del Bene al sole, quest'ultimo con la sua luce è fonte dell...