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domenica 2 giugno 2024

Testi -Platone

 

Timeo, Leggi 

L'idea del Bene (Repubblica): Platone paragona l'dea del Bene al sole, quest'ultimo con la sua luce è fonte dell'essere di tutte le cose visibili. Il Bene è quindi fondamento di tutte le cose intelligibili, ed è in relazione con l'intelletto umano e le idee. Il sole rende visibili le cose agli occhi. Il bene permette di conoscere la realtà delle idee. 

Conoscenza come reminiscenza (Menone): Nel Menone Platone esprime la sua dottrina della conoscenza come reminiscenza fondata sull'immortalità dell'anima. Socrate e Menone si chiedono la definizione di "virtù". Socrate dice allora che l'anima, avendo soggiornato presso le idee prima di incarnarsi e avendole contemplate, se incoraggiata può ritrovare la memoria. La conoscenza è dunque ricordo. Grazie alla ricerca si può risalire alla connessione con le idee. 

Mito di Theuth (Fedro): chiarisce i motivi della diffidenza da parte di Platone verso la scrittura e del motivo per cui sceglie il dialogo per esporre le proprie dottrine. Platone rivendica, quindi, la superiorità della cultura orale su quella scritta. La conoscenza vera implica il rapporto vivo tra interlocutori secondo Platone. Il dio Teuth esalta la grandezza della scrittura perché essa rende stabili nel tempo le conoscenze. Il re Thamus, invece, è diffidente ritenendo che la scrittura induce dimenticanza nell'animo degli uomini. Il mito descrive quindi il carattere illusorio della scrittura e può essere facilmente fraintesa. 

Dialettica (Fedro): Per Platone la dialettica si compone in 2 momenti: determinazione dell'idea (sintesi)  e scomposizione dell'idea (analisi). I dialettici sono in grado di parlare e pensare e quindi guardare il mondo delle idee. I dialettici sono quindi individui divini perché sono in grado di conoscere il mondo divino delle idee. 

Immortalità dell'anima (Fedone): tratta del dialogo "narrato" in cui Platone immagina Fedone racconti le ultime ore di Vita del maestro Socrate. Come esistono due piani dell'essere (uno visibile e l'altro invisibile) così nell'uomo vi sono due piani (corpo e anima). L'anima può quindi scoprire l'essere immortale mentre il corpo si deve accontentare di ciò che è mutevole e mortale. L'anima se non si fa ingannare dal corpo e dai suoi istinti potrà accedere alla verità. L'anima quindi fa di tutto per fuggire dal corpo. che è di natura differente dalla sua. Il filosofo avendo mantenuto l'anima pura al momento della morte del corpo potrà contemplare il divino. 

Eros, un demone dalla duplice natura (Simposio): Discorso di Socrate sull'amore attribuendo un mito alla sacerdotessa Diotima. Eros è inteso come un grande demonio, un essere intermedio fra uomo e dio. Eros, nel mito, è figlio del dio Poro (intraprendenza) e Pensa (povertà). Eros è un demone di duplice natura (desiderio e mancanza). Eros è amante della conoscenza perché sta a metà tra il sapiente e l'ignorante.  Amare significa riconoscersi bisognosi e incompleti 

Mito di Er (Repubblica): narra di Er, figlio di Armenio, un soldato valoroso morto in battaglia, mentre stava per essere arso sul rogo funebre, si risvegliò da morte per raccontare ciò che aveva visto nell'aldilà. La sua Nima uscita dal corpo si era unita ad altre e ansime camminavano verso un Lugo divino dove sedevano i giudici delle anime. Le anime buone andavano in cielo mentre quelle non buone andavano nelle profondità della terra. Tutti i castighi inflitti erano temporanei. Nella notte un terremoto rimandò tutte le anime sulla Terra e Er, conservando la memoria dell'esperienza passata, potè vivere serenamente una vita giusta e saggia. 
 

martedì 7 maggio 2024

La cosmologia e il fondamento delle leggi -Platone

 


riflessione: Platone nel Timeo e nelle Leggi si interroga sul bisogno di unità e ordine nel mondo fisico e umano. Platone raggiungerà perfino una dimensione cosmica. 

cosmo: è per Platone il mondo ordinato naturale fatto a immagine e somiglianza del mondo delle idee. Il mondo fisico e mutevole è dipendente dal mondo ideale 

Timeo: dialogo platonico in cui si narra la storia dell'origine dell'universo. Platone fa una descrizione "altamente probabile" sull'origine del mondo naturale attraverso un mito. All'inizio il mondo era soltanto una materia priva di vita caratterizzata da un continuo movimento e dal caos. Il disordine era in contrasto con il mondo delle idee. 

demiurgo: divino artefice, divina buona intelligente priva di invidia che ordina il mondo caotico ispirandosi al Ben. La materia premordiale viene quindi modellata e trasformata in un organismo vivente dotato di anima cioè il cosmo. 

anima del mondo: avvolge l'universo come in un grande abbraccio ed è la dominatrice invisibile dei corpi e delle cose. Lei è la più perfetta delle realtà generate. 

contrapposizione: tra necessità (natura, caso è ciò che non è dato e non deriva dalla libera scelta) e intelligenza (ragione, scienza ed è ciò che proviene dallo spirito). La loro mescolanza ha generato l'universo perché la necessità era la materia mentre l'intelligenza era quella che ha forgiato la materia per portarla all'ordine. 

caos: rimane comunque anche se in forma limitata e persiste come un fondo indistruttibile che si manifesta nel male 

tempo: immagine mobile dell'eternità voluta dal demiurgo per imitare il mondo ideale. Il tempo è stato creato dal demiurgo per dare ordine al corso degli eventi naturali. Il tempo imita l'eternità ed è il perenne "è"del presente. 

astri: sono stati creati per il bene degli uomini che oltre a rischiarare con la luce il mondo identificano alternarsi del giorno e della notte misurando il tempo. Sono divini perché il Bene risiede lì. 

affinità: Per Platone c'è affinità tra gli astri e e l'anima degli uomini perché Dio abbinò ciascuna anima a ciascun astro. Dall'unione dell'anima con il corpo scaturiranno passioni che se verranno dominate l'anima vivrà nella giustizia altrimenti vivrà nell'ingiustizia. Le anime rette faranno ritorno alla loro sede naturale mentre quelle non rette saranno costrette a reincarnarsi fino alla purificazione. 

ordine divino: governa l'universo ed è il riflesso dell'armonia celeste inscritta nel movimento regolare degli astri a cui gli uomini possono rivolgersi per decifrare il proprio destino.

Leggi: opera più lunga di Platone che tratta della preoccupazione di evitare il conflitto tra classi sociali che potrebbe decretare la fine dello Stato. 

visione realistica: Platone considera considera il trionfo della giustizia come un compito morale. Platone  perde l'idea del governo ideale concentrandosi sulla forza delle Leggi (hanno la duplice funzione sia costrittiva che educativa sono utili in una società corrotta e servono a soccorrere la natura umana)  

educazione civile: consiste nell'accettazione da parte dell'uomo di conservare il propio posto nella società e sappia obbedire alle sue regole. 

mito: gli uomini sono burattini nelle mani di Dio e sono trattenuti dai fili argento delle passioni e il filo d'oro della ragione (legge comune dello stato). Gli uomini possono seguire i fili solo con una corretta educazione. 

filo d'oro: è la sophia cioè la saggezza della vita che domina sui sentimenti, la ragione umana è il riflesso della ragione divina. 

religione platonica: solido fondamento dello Stato ed è la quieta geometria delle stelle (astronomia con e sapienza) 

città fortezza: è la nuova città disegnata delle Leggi che consiste in un piccolo insediamento difeso dalle abitazioni disposte a cerchio. Nella città vengono riconosciuti il matrimonio e la famiglia. La città è libera da corruzione e decadenza infatti vi è un numero limitato di cittadini, la condanna di ogni comportamento asociale e vi è anche l'organo dei "Custodi della legge" che vigila sul rispetto della legislazione. 










domenica 5 maggio 2024

visione politica e il problema educativo -Platone




legame: C’è un legame tra etica e politica poichè il modello di giustizia è lo stesso che regola la vita dello Stato (specchio dell’uomo e della sua anima) ciò è testimoniato nell Repubblica 


politeia: intesa come insieme di persone che formano uno stato o l’organizzazione politica su cui si basa uno Stato. La politeia è la città ben governata 


obiettivo: proporre un modello di Stato dove ogni componente sia in armonia con le altre e cio garantisca virtù e felicità ai cittadini


classi: Platone propone la suddivisione in classi della società che hanno diverse funzioni. A ciascuna classe va un compito particolare 


1.classe dei governanti (saggezza) 

2.classe guerrieri (coraggio) 

3. classe lavoratori (temperanza) 


giustizia: è la capacità di adempire bene il proprio compito da cittadino. La giustizia è svolgere il proprio lavoro con onestà senza tentare di superare i limiti. Si realizza la giustizia quando le classi sociali adempiono al proprio dovere assegnato per natura. 


ideale: Platone non aveva ideali democratici ma riteneva che il governo dovesse essere affidato a coloro che fossero dotati per natura di governare (aristocrazia dello spirito e della ragione). Secondo lui il governo deve essere affidato ai filosofi che sono dediti allo studio e alla conoscenza razionale.


regimi: I governi sono da considerare delle forme più o meno distanti dall’ideale dell’aristocrazia. Ci sono quattro regimi fondamentali il primo è quello che si avvicina di piu all’aristocrazia 


  1. timocrazia (governo di coloro che governano per onore)

  2. oligarchia (regime fondato sul censo) 

  3. democrazia (governo del popolo in cui la massa di poveri prevale sui ricchi e prevale la libertà sfrenata)  

  4. tirannide (peggior forma di governo, potere preso con la forza, il tiranno è colui che si abbandona alle passioni piu disordinate, commette ingiustizie ed è infelice)


educazione: il filosofo deve ricercare il bene e la verità attraverso la ricerca razionale. L’animo del filosofo deve tendere alla giustizia. L'uomo di stato deve quindi possedere la scienza vera. L'interesse privato è il peggior male dello Stato secondo Platone.


tappe: -il processo formativo deve essere affidata allo Stato fino all'età di diciotto anni e si basa sulla ginnastica, sulla musica e sulla matematica. 

-All'età di diciotto anni il giovane veniva avviato al servizio militare per poi accostarsi allo studio delle scienze

-A trent'anni i giovani migliori potevano studiare la filosofia e la dialettica

-A 35 anni si accedeva alla vita politica affiancando i magistrati

-Dopo i 50 anni potevano accedere al governo vero e proprio della città


matematica: aveva lo scopo di risvegliare lo spirito e stimolare le capacità di astrazione, di memoria e di penetrazione logica. Platone riservava alla matematica un ruolo decisivo nella formazione dei filosofi.


mito della caverna: appaiono tutte le componenti unificate del pensiero di Platone. Nel mito ci sono dei prigionieri incatenati (uomini) che sono costretti a guardare la parete della caverna dietro di loro c'è un muricciolo che nasconde il fuoco. Tra il fuoco e il muricciolo ci sono delle persone che proiettano alla parete degli oggetti che i prigionieri incatenati sono costretti a vedere.


soluzione: se un prigioniero riuscisse a liberarsi dalle catene e vedere il sole rimarrebbe abbagliato dalla luce e proverebbe dolore agli occhi. In un primo momento considerebbe le ombre proiettate come la realtà ma dopo si accorgerebbe che le immagini vere sono quelle tenute dalle due persone. Quindi il librato potrebbe veramente guardare la realtà delle cose riflesse nell'acqua. Poi potrebbe vedere la luna e gli astri e successivamente vedere il sole senza accecarsi. Il liberato pero avrebbe difficoltà a rientrare nell'oscura caverna ma la sua coscienza lo spingerebbe a voler salvare i propri compagni dall'ignoranza e quindi sarebbe deriso.


significato: il mito è allegoria della formazione del filosofo in una società corrotta. La caverna è il mondo sensibile, i prigionieri sono gli uomini incatenati all'ignoranza, il liberato è il filosofo, gli oggetti riflessi nell'acqua sono le apparenze, gli astri e le stelle sono lo studio della matematica e il sole è signore del mondo visibile e il raggiungimento del Bene e del Bello. Il filosofo fa ritorno per annunciare la verità. 


filosofia: Nel mito la filosofia non si estranea alla vita civile ma deve prendersi cura dell'uomo e lottare per il trionfo della giustizia. 


arti: Secondo Platone sono necessarie le arti della poesia e dell'epica nel giovane perché possono affinare lo spirito e stimolare le virtù 


disaccordo: Platone però giudica negativamente le arti perché incantano l'animo con il loro fascinano e lo ingannano. Le arti tendono a lusingare con immagini frivole le coscienze dei giovani. Perfino Omero è considerato un creatore di fantasmi e un'illusionista. 


mimèsi: l'arte è imitazione di imitazione perché copia il mondo sensibile che a sua volta è copia del mondo ideale. L'arte è copia sbiadita e deformante della realtà.


distanza: C'è distanza fra arte e verità poiché essa è una dimensione di sogno e di conoscenze ingannevoli che confondono gli umani. Gli artisti rappresentano solo l'ombra delle cose 


diseducativa: L'arte è diseducativa perché propone modelli non eticamente positivi, allontana dal vero del mondo ideale ed è una sorta di divina pazzia che conquistando l'anima dell'individuo la confonde offuscando la ragione (attenua la capacità di giudizio)  


poeti: sono invasi da Dio e mediatori tra dei e uomini. Loro hanno il compito di manifestare agli uomini il pensiero divino interpretandolo e manifestandolo ai cittadini. 


ragione: è superiore delle forme di interpretazione della realtà e anche alla poesia. Il percorso formativo, per Platone, deve essere incentrato sul metodo dialettico e dimostrativo della filosofia. 








domenica 28 aprile 2024

La dottrina etica -Platone




morale: Platone propone una morale improntata sui valori interiori della conoscenza (amore, anima e virtù) 


prospettiva: c’è un nuova visione etica basata sulla rinascita spirituale dell’uomo che è indispensabile per il rinnovamento della politica 


vita: è vera soltanto se improntata al bene e alla virtù l’obiettivo autentico dell’essere umano è infatti quello di curare l’anima


l’anima: é il principio spirituale, affine alle idee, immortale e immutabile. L’anima è prigioniera del corpo e ha come obiettivo principale la purificazione attraverso la conoscenza  (liberazione dalla materia)


“la cura dell’anima è la ricerca filosofica”


immortalità: Per platone è una certezza l’immoralità dell’anima che non può accogliere la morte  (reminescenza, natura delle idee eterne, connessa alla vita) 


psyché: l’anima è la causa del vivere di un corpo e appena si allontana questo muore. l’anima è paragonata a un soffio vitale   


fondamento: l’anima ha bisogno di essere salvata siccome è eterna e ha un destino ultraterreno. C’è un destino per le anime cattive macchiate di colpe andranno vagando in solitudine fino a che non veranno portate al Tartaro. Le anime invece che hanno vissuto nella purezza saranno accolte nell’Etere


responsabilità: Ciascun uomo è responsabile della propria sorte e deve regolare la propria condotta morale. La filosofia è quindi l'unica che può salvare l’uomo. 


parte irascibile: parte dell’anima in cui risiedono le virtù del coraggio e dell’eroismo ed è docile ai dettami della ragione (guerrieri)


parte concupiscibile: parte dell’anima dove risiedono gli istinti e insopprimibili desideri di piacere materiali (uomini volgari e comuni) 


parte razionale: parte dell’anima a cui è affidata la conoscenza  (uomini saggi)

equilibrio: la conquista dell’equilibrio fra le tre parti è molto faticosa e rispecchia il dramma umano che deve combattere per tenere a freno le passioni 


mito carro alato: nel Fedro l’auriga (ragione)  ed è aiutata dal cavallo buono (anima irascibile)

combatte una terribile lotta per domare il cavallo cattivo (istinti e desideri) e condurre il carro (uomo) sulla giusta strada verso la meta nell’iperuranio. Tutte le componenti sono necessarie per l’equilibrio dell’anima. 


unità: l’uomo aspira all’unità che deve conciliare gli aspetti di aspirazione verso il mondo delle idee e la tendenza a cadere nel mondo sensibile 


amore: forza che permette all’anima di elevarsi dal mondo sensibile alla Bellezza ideale, è una divina follia ed è la forza mediatrice che unisce il sensibile al soprasensibile. 


bellezza: la bellezza sensibile  è il primo gradino dell’itinerario dell’amore perchè riaccende il ricordo della belezza ideale contemplata nell’iperuranio 


effetti: l’uomo colpito dall’amore sente i brividi, poi guardando la bellezza la venera, l’amore fa germogliare le ali dell’anima che erano state perdute cadendo sulla terra. L’anima si agita e avverte il prurito dell’amore. L’uomo dimentica tutto il resto. 


Eros: per sua natura sempre insoddisfatto spinge l’anima umana ad andare oltre il mondo fisico dirigendola verso il mondo soprasensibile dove potrà buttarsi nel grande mare della Bellezza assoluta 


Aristofane: secondo lui gli uomini non percepiscono la forza dell’Eros considerato il dio piu amico degli uomini. 


Secondo Aristofane in principio vi erano tre generi umani cioè i maschi, le femmine e gli androgini (unione di maschio e femmina) quest’ultimi erano molto superbi e arrivarono a ribellarsi agli dei i quali, temendo un attacco, li divisero a metà. Da qui ha origine l’amore perchè ogni metà cercherà per tutta la vita l’altra metà 


Diotima: secondo lei l’amore è un demone cioè un essere intermedio tra mortali e dei. L’amore è figlio di Poro e Penia e ha una natura duplice e contradditoria.


“Eros è la personificazione della filosofia perché non si arresta ai confini della propria terra”


filosofia: è per Platone conoscenza e amore tra i quali c’è convergenza e quindi l’amore è apertura di un’anima all’altra che esprime nostalgia e tensione verso l’assoluto 


Bene: è ideale di perfezione individuale e sociale. La virtù coincide con la conoscenza del Bene che è il modello della ragione 


  1. virtù della saggezza (consente di ragionare e dominare gli istinti)

  2. virtù del coraggio (permette di lottare per la giustizia) 

  3. virtù della temperanza (consente di contenere e moderare i piaceri)

  4. virtù della giustizia (fa si che ogni parte dell’anima svolga la propria funzione)




domenica 14 aprile 2024

La concezione della conoscenza -Platone



 

ricerca: Platone ricerca come l’uomo possa accedere al mondo delle idee e dunque si chiede come sia possibile pervenire alla conoscenza delle idee eterne ed immutabili. Inoltre si chiede come si possa realizzare la conoscenza. 


mito: Prima che gli uomini nascessero la loro anima esisteva nel mondo ideale e contemplava le idee poi fu costretta a incarnarsi nel corpo e, stordita dalla violenza, è caduta nell’oblio dimenticando quanto aveva appreso.


anima: ha la stessa natura delle idee e quindi l’anima può conoscerle. L’anima quindi ricorderà le idee con cui è entrata in contatto nell’iperuranio 


reminiscenza: dottrina secondo cui l’anima prima della vita terrena ha vissuto nel mondo delle idee. La conoscenza corrisponde alla reminescenza quindi “conoscere è ricordare” 


esperienza sensibile: è uno stimolo per far riaffiorare il ricordo di una conoscenza precedente (la visione di un bel volto è una scintilla per riaccendere il ricordo dell’idea di Bellezza contemplata nell’iperuranio) 


processo conoscitivo: ha delle tappe secondo Platone. I gradi della conoscenza sono in un rapporto di corrispondenza con quelli dell’essere 


corrispondenza: tra dualismo ontologico (due piani dell’essere sensibile e intelleggibile) e dualismo gnoseologico (scienza e opionione)


scienza:  conoscenza stabile e universale l’oggetto di conoscenza è il mondo delle idee perfette ed eterne. il ragionamento scientifico riguarda solo gli oggetti ideali 


opinione: conoscenza imperfetta e mutevole delle cose sensibili. L’opinione è l’intermediario tra la scienza e l’ignoranza


Parmenide: Platone riprende alcuni concetti delle teorie di Parmenide come l’idea dell’essere come eterno e imperituro ma ritiene che il mondo sensibile non debba essere rifiutato. 


(conoscere)                                                                             (essere)

  • scienza                                                                                -   mondo delle idee

  • opinione                                                                                -  mondo sensibile

  • ignoranza                                                                             -  nulla 


“ciò che assolutamente è, è assolutamente conoscibile; ciò che in nessun modo è, in nessun modo è conoscibile” 


conoscenza: è divisa in quattro gradi del sapere a cui corrispondono quattro gradi della realtà.


immaginazione:  primo livello della conoscenza sensibile che ha per oggetto le ombre e le immagini delle cose sensibili 


credenza:  secondo livello della conoscenza sensibile che ha per oggetto le cose sensibili e gli esseri viventi 


ragione scientifica: primo livello della conoscenza razionale che ha per oggetto gli enti matematici come i numeri


intelligenza filosofica: secondo livello della conoscenza razionale che ha per oggetto le idee immortali come Il Bene, Il Bello, IL Vero


metodo: per accedere alla verità bisogna essere sapienti e c’è bisogno del superamento delle sensazioni e di ogni elemento legato al sensibile per arrivare a cogliere le pure idee. Il procedimento migliore è la dialettica 


dialettica: è per Platone la regina delle scienze e la tecnica della filosofia. La dialettica ha il compito di ricostruire la trama delle connessioni fra le idee e permette di contemplare il mondo ideale. Attraverso la dialettica si individuano i caratteri essenziali di una realtà. La dialettica si identifica alla filosofia. 


ricerca: La dialettica è un arte dialogica che permette di stabilire l'essenza delle cose indagando sull’oggetto presentato 


definizione: per arrivare alla definizione del concetto di una realtà occorre selezionare e caratteristiche fondamentali dando degli attributi. Ciò permette di capire quali idee possono essere connesse e quali no


sintesi: consiste nella determinazione di una certa idea come elemento di unificazione e di molteplici cose


analisi: consiste nella divisione dell’idea nelle varie articolazioni interne. Il metodo dialettico ha bisogno di un procedimento dicotomico per cui si perviene all’elemento che sarà utile per la definizione cercata  


“la dialettica è il metodo con cui il filosofo può giungere a individuare il posto che ciascuna idea occupa nel mondo intelligibile. Il metodo consente di giungere alla verità 




domenica 17 marzo 2024

la teoria delle idee -Platone

 


ricerca: Platone ricerca quali siano i principi stabili e immutabili a fondamento del mondo sensibile.Platone indaga su cosa sia il bene, quali siano i valori assoluti per raggiungerlo e in che modo si possa conoscerli.


limiti: l’esperienza sensibile ha dei limiti per i quali non si può raggiungere una conoscenza sicura poichè ciò che è valido per uno non è valido per un altro. 


bene: esprime qualcosa di permanente e ha una sua “realtà” al di fuori degli ambiti in cui è stato utilizzato. Esiste un'idea assoluta di Bontà. 


“il bene costituisce l’armonia e la ragion d'essere tutto” 


idee: sono i criteri di conoscenza e causa del fondamento della realtà 


metafora: Platone utilizza una metafora marinaresca in cui lui compie la prima navigazione spinto dalle ricerche dei filosofi naturalisti mentre la seconda navigazione la compie da solo con le sue forze. Il secondo viaggio lo porta alla scoperta del mondo delle idee. 


domanda: se la causa di ciò che è sensibile, mutevole non possa essere qualcosa che trascende dal sensibile stesso e che abbia le caratteristiche dell’immutabilità


“ciò che fa sì che ogni cosa sia come deve essere e come è bene che sia è una causa immutabile che va oltre il piano contingente del sensibile” 


due piani: C’è la prima dimostrazione razionale secondo la quale esistono due piani dell’essere, uno fenomenico (mondo delle cose) e l’altro meta-fenomenico (mondo delle idee) 


idee: realtà dotate di esistenza a sè stante immutabile e perfetta causa del modo di essere delle cose imperfette della realtà sensibile. L’idea non è conosciuta attraverso i sensi ma è conosciuta grazie all’intelletto. Le idee sono quindi entità di natura differente rispetto al sensibile


iperuranio: mondo delle idee, regione posta al di sopra del cielo in cui sono collocate le idee perfette. Qui le idee hanno una natura assoluta. Le idee sono per Platone vero essere


frattura: Platone prova a superare la frattura tra mondo visibile (sensibile) e mondo invisibile (idee) proponendo tre modalità di relazione tra idee e cose 


  1. relazione di mimèsi (imitazione): le cose imitano le idee 

  2. relazione di metessi (partecipazione): le cose sensibili partecipano alla perfezione delle corrispettive idee nel mondo ideale 

  3. relazione di parusìa (presenza): il mondo sensibile è una rivelazione o espressione visibile del mondo ideale 


priorità: il mondo delle idee ha la priorità perchè le idee rappresentano le cause, il metro di paragone delle cose e quindi il parametro di riferimento per giudicare la realtà sensibile


verità: Secondo Platone le idee sono la verità eliminando, quindi, ogni forma di relativismo sofisitico. C’è quindi un punto di vista assoluto e universale secondo cui solo gli uomini che riescono a dialogare e a confrontarsi alla fine migliorano la vita sociale e politica. 


  1. idee di valori morali: Bene, Bellezza, Giustizia 

  2. idee di enti geometrico-matematici: Numero, Cerchio, Linea 

  3. idee di oggetti naturali o artificiali 


tesi: Platone afferma che ogni realtà sensibile deve corrispondere a una forma ideale esiste quindi un’ idea di tutto ciò che è 


gerarchia: Nel mondo delle idee vi è una gerarchia di valori. Al vertice c’è il valore del Bene (valore supremo causa e principio di ogni altra realtà paragonato al Sole) tutte le altre idee stanno al di sotto.


parricidio: Platone afferma che bisogna avere il coraggio di uccidere il padre Parmenide e iniziare a guardare l’essere come qualcosa di statico 


essere: è molteplicità e relazione. Il mondo delle idee infatti è molteplice. Ogni idea è una ma accanto se ne affiancano altre. Il tutto è unificato in un unico sistema. 


1.“ogni idea è, da un lato, identica a sè stessa ma, dall’altro, diversa da ogni altra idea”

2.”ogni idea è in uno stato di quiete se considerata in sè stessa, ma di “movimento” se vista in relazione delle altre idee 


generi sommi: idee che si applicano a ogni ente e si configurano come caratteristiche formali e universali degli esseri (l’essere, l’identico, il diverso, la quiete, il movimento) 


nulla: anche il non essere partecipa all’essere. L’essere è quindi possibilità e relazione


Testi -Platone

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